Studio grafica quotidiano

La grafica, la “confezione” del quotidiano, sono oggi elementi fondamentali di qualunque analisi sul futuro della carta stampa.

Marta Zanichelli

In un periodo storico in cui si mettono in dubbio la validità e la sopravvivenza dei quotidiani, vorrei porre l’accento sull’importanza di investire sulle innovazioni del linguaggio della grafica editoriale.

Viviamo in un periodo storico che ci porta a essere informati in ogni istante durante la nostra giornata, tramite la radio, internet, la televisione o semplicemente grazie al passa parola di un collega sul posto di lavoro. Viviamo in città che camminano a compartimenti stagni, persone che non si conoscono e realtà culturali che non si parlano, non si interessano, non vivono l’altro per paura di ritrovarsi immersi nell’altro.

Una fascia importante su cui vorrei investire, pensando al rilancio dello strumento editoriale, è quella dei giovani, quei giovani disorganizzati, disinformati, quei giovani che troppo spesso si ritrovano inconsapevoli del loro presente e soprattutto poco responsabili del proprio futuro.

Pensando ad una generazione nata e vissuta durante l’avvento della grafica, del bombardamento pubblicitario, dei colori che riempiono le nostre vite, dalle riviste alle trasmissioni, è inevitabile parlando di progettazione dei giornali parlare di design.

Sia chiaro non si parla solo della logica del bello, ma di una vera e propria innovazione nel linguaggio che comunica l’informazione, un linguaggio più vicino e alla portata di questi “giovani distratti”.

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